Nino Terzo

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Nino Terzo ripreso in un fotogramma del film Nuovo Cinema Paradiso

Nino Terzo, all'anagrafe Antonino (Palermo, 22 maggio 1923Marano di Napoli, 3 maggio 2005), è stato un attore e comico italiano.

Gli inizi e l'avanspettacolo

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Nato a Palermo, Antonino Terzo lavorò assiduamente nell'avanspettacolo e in spettacoli di rivista, lavorando anche nelle compagnie teatrali di Totò, Peppino De Filippo, Domenico Modugno, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.[1][2] Terzo fu inoltre attivo anche come cantante, partecipando a numerose operette.[2]

Nino Terzo ripreso in un fotogramma del film Mezzanotte d'amore (1970)

Nel 1962 debuttò nel cinema e presto divenne un noto caratterista in commedie e farse all'italiana[3] interpretando, con piccole variazioni, il personaggio che lo aveva reso celebre nell'avanspettacolo, un uomo affetto da balbuzie e atavica afasia, incapace di parlare senza aver prima inspirato ed espirato profondamente.[2] Una macchietta che il comico siciliano, uno dei più popolari d'avanspettacolo e rivista, ha messo a punto all'esordio cinematografico e non ha mai variato, sia che fosse a fianco di Totò (ne I due colonnelli) o che fosse diretto da Carlo Ludovico Bragaglia (I quattro moschettieri), Federico Fellini (I clowns), da Nanni Loy (Café Express) o, addirittura, da Maurizio Nichetti (Il Bi e il Ba).

Ma ha lavorato, perlopiù, accanto a Franco e Ciccio, con i quali era amico: da I due della legione (1962) di Lucio Fulci a Farfallon (1974) di Riccardo Pazzaglia, oltre alla trasmissione televisiva Bene, bravi, bis (1984), insieme ad Edwige Fenech. La sua ultima apparizione cinematografica risale al film Nuovo Cinema Paradiso (1988), per la regia di Giuseppe Tornatore.

Sul finire della propria carriera artistica, inoltre, prese parte anche alle fiction Il vigile urbano (1989) di Castellano e Pipolo, insieme a Lino Banfi e alla figlia Rosanna Banfi, Classe di ferro (1989-1991) di Bruno Corbucci, insieme a Giampiero Ingrassia, Rocco Papaleo e Adriano Pappalardo.

Ritiro dalle scene e morte

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Nel 1992 abbandonò definitivamente lo spettacolo a causa di seri problemi di salute. Nel 2001 venne intervistato da Marco Giusti, in una puntata di Stracult su Rai 2. Malato da tempo, muore a 81 anni, il 3 maggio 2005 nella sua casa a Marano di Napoli (accudito dalla moglie Mara Mays), dopo aver subito quattro infarti.[3]

Nino Terzo ripreso in un fotogramma del film I tre nemici (1962)

Programmi televisivi

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  1. ^ Stefano Beccastrini, Idea di un'isola: viaggio cinematografico nell'ambiente naturale e culturale della Sicilia, Aska, 2005.
  2. ^ a b c Enrico Lancia, Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano: Gli artisti. Gli attori dal 1930 ai giorni nostri. Volume 3, Gremese Editore, 2003, ISBN 8884402697.
  3. ^ a b W il Terzo Cinema - È morto Nino Terzo, il «tartaglione d'Italia», su smeerch.it, 28 maggio 2005 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2019).

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