La stagione 1994-1995 è la 73ª stagione sportiva del Savoia. Durante l'estate, il club è passato dalle mani dei fratelli Farinelli in quelle di Gerardo Viglione, ma la crisi economica del club resta tale. Il Savoia proviene da quattro campionati di C2, in cui al massimo si è piazzato all'undicesimo posto e alla vigilia del nuovo torneo sicuramente non è tra le favorite. L'allenatore Gigi De Canio è stato confermato, dopo i buoni risultati dell'ultima stagione in cui ha portato il club alla salvezza, dopo aver rilevato il posto di Mario Zurlini alla 13ª giornata.
Della rosa della stagione precedente, vengono confermati Raimondo, Di Cunzolo, Amura, Savino, Nocerino, Sanguedolce e Visconti, a cui vengono affiancati i nuovi acquisti di Lunerti, Donnarumma, Ciardiello e Tarantino. La novità del campionato è l'instaurazione dei play-off: la prima classificata è promossa direttamente in serie C1, mentre dalla 2ª alla 5ª si giocano l'altro posto disponibile. L'inizio della stagione vede il Savoia ottenere risultati abbastanza positivi, nelle prime dieci giornate ottiene 7 pareggi e 3 vittorie. Il primo stop, che risulterà l'unico del girone di andata, è nella trasferta contro l'Albanova, dopodiché i bianchi raccoglieranno ulteriori 3 pareggi ed una vittoria in casa contro il Formia
Intanto a stagione inoltrata, a causa dei costi insostenibili, il presidente Viglione decide di cedere il club a Franco Salvatore, che riuscirà a dare alla società una certa tranquillità dal punto di vista economico. Nel girone di ritorno il Savoia ottiene 10 punti nelle prime 5 giornate, ma all'inizio di marzo perde due trasferte consecutive, contro Benevento e Catanzaro, a cui fanno seguito tre vittorie, contro Fasano, Avezzano e Trani, ed un pareggio casalingo contro la Nocerina che vincerà il campionato. Nelle ultime gare, il Savoia conquista 4 vittorie ed un pareggio, a fronte di una sola sconfitta. Questi risultati spingono gli oplontini al 4º posto in classifica finale, dietro Matera e Benevento, ma davanti all'Albanova, che è stata la bestia nera dei biancoscudati in quanto ha vinto entrambe le gare di campionato. Nella semifinale play-off il Savoia affronta il Benevento, vince la gara casalinga di andata per 2-0, mentre nella gara di ritorno strappa un pari (3-3) con i giallorossi sempre in vantaggio e sempre ripresi dagli uomini di De Canio. In finale, disputata a Foggia allo Stadio Pino Zaccheria, il Savoia affronta il Matera. I bianchi passano subito in vantaggio dopo 2 minuti con un gol di Lunerti, ma i lucani pareggiano con Bitetto al 33º. Nella ripresa, nonostante l'inferiorità numerica dovuta all'espulsione di Ciardiello, il Savoia torna in vantaggio al 66º con Donnarumma, fissando il risultato definitivo sul 2-1. Il Savoia ritorna nel terzo livello del calcio italiano dopo 23 anni.
Chrystian Calvelli, Giuseppe Lucibelli; Raffaele Schettino, Savoia storia e leggenda dall'Oncino al Giraud, Gragnano, Stampa Democratica '95, dicembre 2000. ISBN non esistente