Il ratto dal serraglio

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Il ratto dal serraglio
Locandina della prima rappresentazione
Titolo originaleDie Entführung aus dem Serail
Lingua originaletedesco
GenereSingspiel
MusicaWolfgang Amadeus Mozart
LibrettoJohann Gottlieb Stephanie
(libretto online)
Fonti letterarieBelmont und Constanze, oder Die Entführung aus dem Serail di Christoph Friedrich Bretzner
Atti3
Epoca di composizione1781-1782
PubblicazioneStege, Augsburg, 1785
Prima rappr.16 luglio 1782
TeatroBurgtheater, Vienna
Personaggi
  • Selim, Pascià (ruolo parlato)
  • Konstanze, amante di Belmonte (soprano)
  • Belmonte, il suo innamorato (tenore)
  • Blonde, ancella di Konstanze (soprano)
  • Pedrillo, servitore di Belmonte e guardiano dei giardini del Pascià (tenore)
  • Osmin, sorvegliante del palazzo del Pascià (basso profondo)
  • Klaas, un marinaio (ruolo parlato)
  • Un muto
  • Guardie
  • Coro di giannizzeri
AutografoI e III atto: Biblioteca Jagiellońska, Cracovia
II atto: Staatsbibliothek Stiftung Preußischer Kulturbesitz, Berlino

Il ratto dal serraglio (titolo originale Die Entführung aus dem Serail) K 384 è un Singspiel in tre atti musicato da Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Gottlieb Stephanie il giovane.

Il lavoro rappresenta un momento fondamentale non solo per il teatro musicale, ma soprattutto nell'evoluzione compositiva del musicista, è infatti la prima opera teatrale mozartiana veramente matura in cui la partitura e l'azione drammaturgica sono in perfetto accordo.[1]

Nel 1781 Mozart si era stabilito definitivamente a Vienna; la capitale offriva molte risorse e il musicista era certo di poterne approfittare, anche se inizialmente le difficoltà erano tante e doveva sopravvivere dando lezioni private. In aprile Gottlieb Stephanie, commediografo noto a Vienna, aveva tratto un libretto per Il ratto dal serraglio a sua volta ripreso da analogo lavoro del 1781 di Christoph Friederich Bretzner (Belmont und Constanze, oder Die Entführung aus dem Serail) per il musicista Johann André, che prendeva spunto da numerose variazioni francesi, inglesi e italiane sul tema del Turco generoso. A giugno il conte Franz Xaver Wolf Rosemberg-Orsini, importante funzionario e direttore degli spettacoli di corte, che aveva conosciuto anni prima il compositore a Firenze, decise di interpellare Mozart per la realizzazione di un'opera in lingua tedesca. Il conte Rosenberg cercava di assecondare il desiderio dell'imperatore Giuseppe II che voleva che si realizzasse un singspiel in tedesco allo scopo di contribuire all'unificazione linguistica dell'impero.[2]

Mozart venne a conoscenza del libretto di Bretzner tramite Stephanie che glielo aveva proposto poiché considerava il testo alla moda e di sicuro riscontro economico; il commediografo non aveva però previsto che il musicista gli avrebbe richiesto una profonda revisione del lavoro, per attuare un'opera su un piano drammaturgico ben diverso dal tono leggero dell'originale.[1] Il 30 luglio 1781 Mozart aveva avuto da Stephanie una prima parte del libretto e incominciò subito la stesura dell'opera; il 22 agosto aveva terminato il primo atto, ma dovette sospendere il lavoro perché il librettista non gli aveva ancora mandato il testo del secondo e del terzo atto. Il completamento dell'opera avvenne solo dopo circa un anno a causa dei ritardi dello scrittore e Mozart riuscì a finire solo nel maggio 1782.[2]

L'opera fu rappresentata per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 16 luglio 1782 con Caterina Cavalieri, Theresia Teyber, Valentin Adamberger, Joseph Johann Ernst Dauer, Johann Ignaz Ludwig Fischer e Dominik Jautz diretti dal compositore.

Cast della prima assoluta

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Personaggio Tipologia vocale Interpreti della prima
16 luglio 1782 (direttore Wolfgang Amadeus Mozart)
Belmonte tenore Valentin Adamberger
Konstanze soprano Caterina Cavalieri
Blonde soprano Theresia Teyber
Pedrillo tenore Johann Ernst Dauer
Osmin basso profondo Ludwig Fischer
Selim ruolo parlato Dominik Jautz
Mozart (al centro) sovrintende una rappresentazione a Berlino nel 1789

Una piazza davanti al palazzo del Pascià Selim

Il giovane Belmonte, nobile spagnolo, è angosciato perché la sua fidanzata Konstanze, giovane e bella, è stata rapita dai pirati e venduta come schiava, insieme alla sua ancella inglese Blonde e all'innamorato di quest'ultima Pedrillo, al Pascià Selim che la tiene rinchiusa nel suo harem. Per questo Belmonte è venuto a cercarla in Turchia. All'entrata del palazzo di Selim egli si imbatte in Osmin, il burbero sorvegliante, che lo allontana malamente. Belmonte incontra Pedrillo, ora giardiniere al servizio del Pascià, che gli racconta come Konstanze sia diventata la favorita di Selim mentre la sua Blonde è stata offerta in dono a Osmin. All'arrivo di Selim e Konstanze, di ritorno da una gita in mare, Belmonte si nasconde. Konstanze è afflitta e Selim, per quanto rispettoso e amorevole, non riesce a guadagnare le sue grazie, ma dice che saprà aspettare; alle sue nuove insistenze Konstanze chiede la dilazione di un giorno per poter pensare. Allo scopo di introdurre Belmonte nel palazzo e mettere in atto un piano di fuga, Pedrillo lo presenta quindi al Pascià come un architetto desideroso di servirlo; Selim decide di metterlo alla prova e lo invita a entrare nella dimora. Osmin cerca di ostacolare Belmonte e Pedrillo, ma viene messo da parte.

Giardino del palazzo

L'atto si apre con Blonde che si lamenta del comportamento dei turchi ai quali vorrebbe dare alcune lezioni di galateo. Osmin, che arde di desiderio per Blonde senza essere corrisposto, intima alla giovane di stare lontano da Pedrillo, ma lei afferma di essere inglese e quindi "nata per la libertà", affronta con risolutezza l'uomo e lo minaccia. Osmin si allontana concludendo che se gli europei si fanno dominare dalle donne sono degli sciocchi. Sopraggiunge Konstanze sempre disperata per la perdita del fidanzato; Blonde cerca invano di consolarla, quando il Pascià ci riprova con le profferte amorose e viene respinto, la minaccia; Konstanze si dice allora pronta a subire torture di ogni genere fino alla morte che sarà per lei una liberazione, ma che non cederà mai alle richieste di Selim.

Mentre il Pascià medita sul coraggio della giovane, Pedrillo riesce a informare Blonde dell'arrivo di Belmonte e della fuga che è prevista per la notte stessa; Blonde è felice e corre ad avvisare Konstanze. Successivamente Pedrillo convince Osmin a bere del vino drogato, riuscendo a fargli infrangere il divieto islamico sull'alcol; il Pascià, barcollando, si allontana. Giunge così Belmonte che può finalmente incontrare Konstanze. Nel quartetto finale Belmonte e Pedrillo informano le due ragazze che verranno a salvarle a mezzanotte, non senza assicurarsi della loro fedeltà e dei loro sentimenti, fatto questo che provoca una reazione delle due, con Blonde che addirittura schiaffeggia Pedrillo. Fugato ogni dubbio, segue la riconciliazione e i quattro si preparano a fuggire.

Piazza davanti al palazzo e quindi appartamenti di Selim

Giunta l'ora, Pedrillo canta una serenata, In Mohrenland gefangen war (In terra di moro è stato catturato): è il segnale per la fuga. Ma le due donne ritardano nel preparare i bagagli, un eunuco le nota e corre a svegliare Osmin. Così i fuggitivi vengono catturati e condotti davanti a Selim, mentre Osmin annuncia con gioia terribili supplizi. Davanti a Selim si scopre che Belmonte è figlio del peggior nemico del Pascià, che gli annuncia una morte terribile. Belmonte e Konstanze si dolgono della fine, ma concludono che almeno potranno morire insieme. Poi la sorpresa: Selim dà prova di grande magnanimità, non vuole abbassarsi al livello del suo nemico e rinuncia alla vendetta liberando le due coppie, che possono così ritornare a casa mentre Osmin si ritira rosso dalla rabbia.

Organico orchestrale

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La partitura di Mozart prevede l'utilizzo di:

La parte del flauto piccolo è scritta per uno strumento simile a un flauto dolce in Sol, ma spesso viene eseguita da un ottavino anche se questo è uno strumento dal regostro più acuto.

Struttura dell'opera

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Christof Fries. Schizzo per il costume di Osmin
  • Ouverture
  • N. 1 Aria Hier soll ich dich denn sehen, Konstanze! (Belmonte)
  • N. 2 Lied e Duetto Wer ein Leibchen hat gefunden - Verwünscht seist du samt deinem Liede! (Osmin)
  • N. 3 Aria Solche hergelauf'ne Laffen (Osmin)
  • N. 4 Recitativo e Aria Konstanze, dich wiederzusehen! - O wie ängstlich, o wie feurig klopft mein liebevolles Herz (Belmonte)
  • N. 5 Coro dei giannizzeri Singt dem grossen Bassa Lieder
  • N. 6 Aria Ach ich liebte, war so Glücklich (Konstanze)
  • N. 7 Terzetto Marsch, marsch, marsch! Trollt euch fort! (Belmonte, Pedrillo, Osmin)
  • N. 8 Aria Durch Zärtlichkeit und Schmeicheln (Blonde)
  • N. 9 Duetto Ich gehe, doch rate ich dir (Blonde, Osmin)
  • N. 10 Recitativo e aria Welcher Wechsel herrscht in meiner Seele - Traurigkeit ward mir zum Lose (Konstanze)
  • N. 11 Aria Martern aller Arten (Konstanze)
  • N. 12 Aria Welche Wonne, welche Lust (Blonde)
  • N. 13 Aria Frisch zum Kampfe! Frisch zum Streite! (Pedrillo)
  • N. 14 Duetto Vivat Bacchus! Bacchus lebe! (Pedrillo, Osmin)
  • N. 15 Aria Wenn der Freude Tränen fliessen (Belmonte)
  • N. 16 Quartetto Ach, Belmonte! Ach, mein Leben! (Konstanze, Blonde, Belmonte, Pedrillo)
  • N. 17 Aria Ich baue ganz auf deine Stärke (Belmonte)
  • N. 18 Romanza In Mohrenland gefangen war (Pedrillo)
  • N. 19 Aria O, wie will ich triumphieren (Osmin)
  • N. 20 Recitativo e Duetto Welch ein Geschick! O Qual der Seele! - Meinetwegen sollst du sterben! (Konstanze, Belmonte)
  • N. 21a Vaudeville Nie werd' ich deine Huld verkennen (Konstanze, Blonde, Belmonte, Pedrillo, Osmin)
  • N. 21b Coro dei giannizzeri Bassa Selim lebe lange!

Discografia (selezione)

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  1. ^ a b Gianfranco Sgrignoli, Invito all'ascolto di Mozart, Milano, Mursia, 2017
  2. ^ a b Piero Melograni, WAM. La vita e il tempo di Wolfgang Amadeus Mozart, Bar, Laterza, 2003
  • Edward J. Dent, Il teatro di Mozart (ed. originale: Mozart's operas, Oxford University Press, London 1913), a cura di Paolo Isotta, trad. di Luigi Ferrari, Rusconi, Milano 1979, pp. 105-132. ISBN 978-88-18-70086-2
  • Hermann Abert, Mozart - La giovinezza 1756-1782 (ed. originale: W. A. Mozart – Erster Teil 1756-1782, Breitkopf und Härtel, Lipsia 1955), trad. it. di Boris Porena e Ida Cappelli, Il Saggiatore, Milano 1984, pp. 806–811, 840-874. ISBN 978-88-428-0725-4
  • (DE) Christoph-Hellmut Mahling, "Die Entführung aus dem Serail", in Pipers Enzyklopädie des Musiktheaters, a cura di Carl Dahlhaus, vol. 4, Piper, Monaco di Baviera e Zurigo, 1991, pp. 299-303, ISBN 3-492-02414-9
  • Mozart, Tutti i libretti d'opera, a cura di Piero Mioli, Newton Compton, Roma 1996, vol. 1, pp. 271–312. ISBN 978-88-541-0590-4
  • Elvio Giudici, L'opera in CD e video, il Saggiatore, Milano, 1ª ed. 1999, pp. 719–734 ISBN 88-428-0721-4

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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