Istituzioni (Cassiodoro)
Istituzioni | |
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Titolo originale | Institutiones divinarum et saecularium litterarum |
Immagine di Cassiodoro tratta dalle Cronache di Norimberga. | |
Autore | Cassiodoro |
1ª ed. originale | 560 circa |
Genere | trattato |
Sottogenere | enciclopedia |
Lingua originale | latino |
Le Istituzioni (Institutiones divinarum et saecularium litterarum,[1][2] "Istituzioni delle lettere sacre e profane") sono un'enciclopedia in latino del politico e letterato Flavio Magno Aurelio Cassiodoro datata attorno al 560.[3]
Si tratta di un'erudita introduzione allo studio delle Sacre scritture e delle arti liberali.[3]
Le Istituzioni ebbero una grande influenza in tutto il Medioevo e in particolare nella nascita delle prime enciclopedie: ispirarono l'Etymologiae od Origines (636) di Isidoro di Siviglia, la quale divenne l'opera enciclopedica più influente dell'alto Medioevo. Queste opere servirono, a loro volta, come base alle compilazioni redatte intorno all'830 da Rabano Mauro.
Storia editoriale
[modifica | modifica wikitesto]Progettata dopo che la richiesta di Cassiodoro per la fondazione di un'università di studi cristiani ricevette una risposta negativa da papa Agapito I,[4] l'opera visse un lungo periodo di incubazione: basti pensare che al suo interno cita il De orthographia, ultima opera attestata di Cassiodoro.[4]
Il titolo originale era Institutiones divinarum et humanarum lectionum.
La composizione si basa su tre differenti fasi, nelle quali l'opera passa da uno a due libri; si tratta delle cosiddette redazioni Mynors e Holtz.[5] La prima composizione si fa risalire al 551, mentre la redazione definitiva è datata intorno al 562.[6]
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]L'enciclopedia tratta lo studio delle Sacre scritture e delle arti liberali[3] e si suddivide in varie sezioni: la prima presenta i vari libri della Bibbia, la storia della Chiesa e degli studi teologici; la seconda si occupa di quelle arti incluse successivamente nel trivio e quadrivio, con un occhio rivolto alla cultura pagana e alle norme atte per trascrivere correttamente gli antichi.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il titolo originale è però Institutiones divinarum et humanarum lectionum, poi soppiantato da Institutiones divinarum et saecularium litterarum.
- ^ Cassiodoro, p. 14.
- ^ a b c Cardini, p. 94.
- ^ a b Cardini, p. 95.
- ^ Cassiodoro, pp. 16-17.
- ^ Cassiodoro, p. 16.
- ^ Muse, 1964, Vol. III, p. 137.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Cardini, Cassiodoro il Grande. Roma, i barbari e il monachesimo, Milano, Jaca Book, 2009.
- Cassiodoro, Le Istituzioni, a cura di Mauro Donnini, Città Nuova, 2001.
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