Fossano Calcio
Fossano Calcio SSD Calcio | |
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Azzurri, Principi, Acajesi | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | |
Inno | Fossano ti amiamo lo sai Sonia De Castelli |
Dati societari | |
Città | Fossano |
Nazione | |
Confederazione | UEFA |
Federazione | |
Campionato | Serie D |
Fondazione | 1919 |
Presidente | |
Allenatore | |
Stadio | Stadio Comunale Angelo Pochissimo (1 318 posti) |
Sito web | www.fossanocalcio.it |
Palmarès | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Fossano Calcio S.S.D. a r.l.[1] (in breve Fossano Calcio S.S.D., conosciuta anche come Fossano) è una società calcistica italiana con sede a Fossano, in provincia di Cuneo.
Fondata nel 1919 con il nome di Unione Sportiva Fossanese e poi ricostituita nel 1923 come Principi d'Acaja, ha adottato il semplice nome cittadino per la prima volta nel 1930 e definitivamente nel 2006. Dal punto di vista storico vanta quale maggior risultato sette partecipazioni alla terza serie nazionale, che ne fanno il secondo club per tradizione sportiva nella provincia di appartenenza, alle spalle del Cuneo.
Nella stagione 2020-2021 milita in Serie D, quarta divisione del campionato italiano di calcio.
Storia
L'avvento del calcio a Fossano si deve al giocatore Gabriele "Nino" Testa, portiere, che nel 1919 fondò l'Unione Sportiva Fossanese, assumendone la presidenza e occupandosi fin dei più minimi aspetti logistici (tracciare le linee del campo e gonfiare i palloni).
L'esperienza fu effimera e nel 1923 gli subentrarono Domenico Bergese (detto "Mini Cit") e Domenico Rattalino (detto "Minotu"), che "incanalarono" il calcio fossanese in una nuova realtà denominata Società Sportiva Principi d'Acaja: essa adottò una maglia bianca con finiture nere, che portava ricamato sul petto il disegno del castello dei Principi d'Acaja, più insigne monumento della città.
L'attività veniva condotta in modo estemporaneo e locale: il primo campionato di cui sia nota la partecipazione è la Terza Divisione 1926-1927, ove la Principi d'Acaja fu ottava nel girone D piemontese.
Dopo sette anni, nel 1930, l'avvento alla presidenza di Libero Beretta (cui poi subentrerà Antonio Della Torre) mutò nuovamente l'identità societaria: la denominazione mutò in Associazione Calcio Fossano e i colori bianconeri vennero declinati in una maglia palata, abbinata a pantaloncini e calzettoni neri. L'A.C. Fossano innalzò progressivamente il livello delle proprie attività, che però si svolgevano ancora su terreni di fortuna, scarsamente preparati: le cose cambiarono nel 1933 con l'inaugurazione dello stadio Principi del Piemonte in Piazza d'Armi.
Dal 1939 è accertata la partecipazione del Fossano al campionato di Seconda Divisione piemontese, vinto il quale (nel 1941-1942) la squadra passò in Prima Divisione, ottenendo al primo colpo l'accesso alla Serie C (sia pure mediante ripescaggio).
Nel 1943 l'inasprirsi della seconda guerra mondiale vanificò momentaneamente tale successo e segnò una battuta d'arresto per il club, che si riorganizzò nel 1945 sotto la presidenza di Carlo Rigat: egli optò per ri-adottare la ragione sociale U.S. Fossanese e scelse quale nuovo colore sociale l'azzurro; le attività ripresero presso il campo sportivo in località Casermette.
La squadra poté ripartire da dove aveva lasciato, iscrivendosi al campionato di Serie C per l'annata 1945-1946; la stagione di rinascita si concluse con l'ottenimento della salvezza.
Nei due anni successivi la Fossanese si impose tra le squadre di vertice: nel campionato 1946-1947 i ragazzi del tecnico Luis Monti terminarono il campionato al quarto posto, sfiorando la promozione in Serie B; ulteriormente rafforzati dalla campagna acquisti dell'estate 1947 (che porta a Fossano, tra gli altri, Enzo Garavoglia e Livio Bussi), gli azzurri chiusero il loro girone al secondo posto, mancando però nuovamente l'accesso alla seconda serie.
Sull'onda dell'entusiasmo, nel 1948 venne costruito il nuovo stadio comunale di Corso Trento, che viene inaugurato con la disputa di un'amichevole tra Fossanese e Grande Torino, vinta dagli ospiti per 3-9.[senza fonte]
L'estate 1948 registrò una nuova campagna acquisti onerosa (tra gli altri si segnala l'ingaggio di Mario Bo) da parte della Fossanese; i calcoli della dirigenza si rivelarono però errati e gli azzurri, poco competitivi, disputano un campionato 1948-1949 sottotono, evitando per poco la retrocessione in IV Serie.
Nel 1949 la squadra fu affidata all'ex giocatore Manfredo Ardizzone e rinforzata con alcuni giocatori in esubero da Cuneo e Mondovì, quali Luciano Testa e Renato Cattaneo. Anche la stagione 1949-1950 fu però difficile, con gli azzurri relegati al 12º posto e nuovamente salvi all'ultimo.
La Fossanese rialzò momentaneamente la testa nel campionato 1950-1951, issandosi in testa alla classifica per undici giornate; un leggero calo di rendimento vanificò però tutto, riducendo gli azzurri al settimo posto finale. La retrocessione in IV Serie arrivò infine nell'annata 1951-1952.
Anche nella stagione 1953-1954, ove la squadra fu affidata all'ex giocatore del Torino Alfredo Bodoira, il rendimento della Fossanese rimase alquanto incolore. Più soddisfacente fu il campionato 1954-1955, che vide gli azzurri (guidati da Felice Borel in panchina e dalla rivelazione Angelo Pochissimo in campo) piazzarsi al settimo posto nel proprio girone.
Nella stagione successiva, segnata dalle dimissioni del presidente Rigat, la Fossanese del tecnico Livio Bussi chiuse in tredicesima posizione, raggiungendo (non senza difficoltà) la salvezza. Più o meno analoga fu l'annata 1956-1957, con la squadra salva solo all'ultima giornata.
Nel 1957 la panchina venne affidata ad Aldo Borel, fratello di Felice, poi sostituito nel 1959 dal rientrante Manfredo Ardizzone, che non riuscì però ad evitare la retrocessione in Prima Categoria al termine del campionato 1959-1960; negli anni successivi la società faticò a ritrovare stabilità, cambiando frequentemente presidenti (Giorgio Bellocchio nel 1961, Bosio nel 1972, Umbertino Mana nel 1974) e allenatori: il campionato 1966-1967 si risolse così in un'ulteriore retrocessione in Prima Categoria.
A risollevare la situazione provvide il tecnico Giancarlo Sommaruga, che nel 1969-1970 portò la Fossanese a ingaggiare un prolungato testa a testa con la Saviglianese: lo scontro diretto in trasferta allo stadio Ottavio Morino si risolse in favore degli azzurri, che dopo 23 anni tornarono a vincere un campionato, ottenendo il diritto a partecipare alla nuova Promozione (massimo livello del calcio regionale).
Nel 1976 la società passò nelle mani del presidente Silvano Barbero, sotto la cui gestione si alternarono vari allenatori (Livio Bussi, poi per tre anni Piero Davico e inoltre Serra, Oderda, De Andrea, Ciravegna, Curetti, Bonacossa e Barbero) e la squadra si stabilizzò per qualche tempo in Promozione. Una nuova crisi si inverò tra il 1985 e il 1988 con la Fossanese che retrocedette dapprima in Prima e quindi in Seconda Categoria.
A questo punto la presidenza passò ad interim ad Aldo Strumia, che per rafforzare la società ne decise la fusione con la concittadina Associazione Calcio Acaja, i cui colori bianco-neri vennero associati all'azzurro: nacque così l'Unione Sportiva Fossanese Calcio. A quel punto Strumia si dimise (passando alla carica di segretario) e la presidenza andò ad Aldo Alladio, coadiuvato da Giulio Racca e Guido Viglietta come vice-presidenti.
Nel 1989 la "nuova Fossanese", guidata dal tecnico Giuseppe Curetti, risalì in Prima Categoria; nel 1991 la massima carica sociale andò a Guido Viglietta, coadiuvato dagli amici Avagnina e Guarda come vice, da Strumia quale direttore sportivo, da Pagani come segretario e da Bedino in veste di responsabile del settore giovanile. L'organigramma così irrobustito mise a disposizione del nuovo tecnico Mariano Grosso una squadra competitiva, che già nel 1990-1991 centrò l'accesso alla Promozione.
La risalita degli azzurri proseguì anche nel 1991-1992, ove il campionato venne dominato, garantendo con ampio margine la promozione in Eccellenza.
Nel 1993 la presidenza passò al general manager Luigi Bordone, che nel 1995-1996, con Giuliano Ciravegna in panchina, riportò la Fossanese in Serie D. Nonostante gli sforzi, la permanenza in tale serie durò però soli due anni.
Bordone però morì improvvisamente a fine 2002; il subentrante Franco Barroero (vicepresidente vicario) subito chiese il supporto di terzi per tutelare la squadra, che scontò il contraccolpo retrocedendo in Promozione al termine del campionato 2002-2003. Rispose all'appello una "cordata di ex" fondata da Aldo Strumia, Guido Viglietta, Gianni Pagani, Giotto Piumati e Paolo Mosso, che garantirono alla Fossanese le risorse necessarie per proseguire l'attività.
La squadra venne affidata a Franco Dallariva, che dopo un primo anno interlocutorio nel 2005 ri-ottenne l'accesso all'Eccellenza, battendo sul filo di lana Albese e Pinerolo. Nel mentre, ai sensi delle nuove normative sullo sport amatoriale, la società aveva assunto la forma amministrativa di associazione sportiva dilettantistica e nel 2005 si era fusa col concittadino Football Club Salice, diventando Fossano Calcio; a decorrere da allora le squadre giovanili del club vestono maglie di colore giallo (tinta istituzionale del Salice),
La permanenza in Eccellenza durò fino al 2010-2011, ove il Fossano (nuovamente guidato da Giuseppe Curetti) non riuscì ad evitare la penultima posizione, con conseguente retrocessione nel campionato di Promozione.
Seguirono poi alcune annate altalenanti: la stagione 2012-2013 (prima sotto la nuova presidenza di Franco Graglia) terminò con il raggiungimento della promozione in Eccellenza, grazie alla vittoria del girone C con 57 punti, davanti a Piscineseriva e Boves MDG. Nel giugno 2013 venne ingaggiato il tecnico Mario Volcan, il quale riuscì ad ottenere una tranquilla salvezza nel 2013-2014, non venendo però riconfermato a campionato concluso.
Dimessosi Franco Graglia, la presidenza andò a Roberto Botta, che chiamò in panchina Marino Gianoglio; il Fossano però ebbe un rendimento stentato e nemmeno il doppio cambio in panchina (a Gianoglio subentrò Franco Dallariva, poi a sua volta "silurato" in favore di Fabrizio Viassi) riuscì ad evitare la retrocessione in Promozione.
Viassi fu però confermato per la stagione 2015-2016 e la scelta si rivelò azzeccata: il Fossano riuscì infatti a primeggiare nel proprio girone e, una volta rientrato in Eccellenza, si propose stabilmente tra le squadre di vertice, centrando i playoff nel 2016-2017 e mancandoli di poco nel 2017-2018. Il trend ebbe il suo culmine nell'annata 2018-2019, che vide gli azzurri vincere il loro girone e centrare la promozione in Serie D.
Cronistoria
Cronistoria del Fossano Calcio Società Sportiva Dilettantistica |
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Palmarès
Competizioni regionali
- Eccellenza: 2
- Promozione: 3
- 2004-2005 (girone C), 2012-2013 (girone C), 2015-2016 (girone C)
Altri piazzamenti
- Secondo posto: 1993-1994 (girone B), 1994-1995 (girone B)
- Terzo posto: 1998-1999 (girone B), 2001-2002 (girone B)
- Terzo posto: 1977-1978 (girone B)
- Semifinalista: 2007-2008
Statistiche
Partecipazione ai campionati
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
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Serie C |
7 | 1945-1946 | 1951-1952 |
Serie D |
12 | 1952-1953 | 2020-2021 |
Eccellenza |
20 | 1992-1993 | 2018-2019 |
Promozione |
22 | 1970-1971 | 2015-2016 |
I Categoria |
10 | 1960-1961 | 1990-1991 |
II Categoria |
5 | 1967-1968 | 1989-1990 |
Colori e Sponsor
Divise
Celebrative
Presidenti
Presidenti della Fossanese | |
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Allenatori
Allenatori della Fossanese | |
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Giocatori
Strutture
Stadio
Il Fossano gioca le proprie gare interne allo stadio Angelo Pochissimo, intitolato alla memoria di un calciatore fossanese morto prematuramente a causa di un tumore. L'impianto è situato in corso Trento ed è stato costruito nel 1948 per sostituire il vecchio stadio Principi del Piemonte, ormai ritenuto poco funzionale alle esigenze del calcio dittadino.
Il Pochissimo fu teatro non solo di campionati dilettanti ma anche di amichevoli dove la Fossanese incontrò squadre di alto livello quali il Grande Torino, all'inaugurazione come avvenne 15 anni prima all'inaugurazione del Principi del Piemonte, la Juventus di un giovanissimo Giampiero Boniperti, nel 1956 la Lazio per definire l'acquisto di Furio Kristovich e nel 1957 la Fiorentina appena reduce dalla sconfitta subita in finale di Coppa dei Campioni ai danni del Real Madrid.[senza fonte]
Nel 1998, per festggiare i 50 anni dell'impianto, fu chiamato l'Atlético de Rafaela squadra della città di Rafaela che si era appena gemellata con Fossano (la partita finì 2-1 per la Fossanese). La struttura era inizialmente chiamata Stadio Comunale di Fossano ma a partire dal 1999 lo stadio è intitolato in onore dell'ex calciatore fossanese Angelo Pochissimo scomparso nel 1976[11]. L'impianto ha una capienza di 318 posti a sedere con una tribuna centrale dotata di 218 posti numerati e con copertura, di cui 65 della tribuna d'onore, cinque postazioni per la radiocronaca e una per il commento televisivo e una tribuna ospiti dotata di 100 posti scoperti nelle due gradinate situate nel settore sud-est dello stadio. Le dimensioni del campo da gioco sono (107m x 66m). Ai suoi lati sono presenti due campi da allenamento e la Palestra Comunale di Fossano. Lo stadio può essere inserito nella Categoria 1 degli stadi UEFA. Lo stadio ha subito delle modifiche per aumentare la capienza nelle annate in cui la squadra ha militato in Serie D, consistenti nell'aggiunta di una tribuna scoperta in tubi innocenti sul lato est.
All'esterno dell'impianto sono presenti le sedi della società e della Libertas Fossano 2000. Inoltre dal 1978 l'impianto è dotato di illuminazione, essendo quindi omologato per la Serie D e la disputa delle fasi finali di Coppa Italia Dilettanti: nel 2010 lo stadio ha ospitato la finale di Coppa Italia regionale di Eccellenza tra Santhià e Lucento (1-0) e una partita della categoria Beretti tra Juventus e Olympiacos (0-1). Lo stadio ha inoltre accolto due finali dei play-out di Eccellenza rispettivamente nelle stagioni 2002-03 e 2007-08 e due stagioni di Serie D (1996-97 e 1997-98) quando fu ampliato. Il Pochissimo venne ampliato nella stagione 1996-97 per permettere alla Fossanese (appena salita in Serie D) di continuare a giocarvi: la struttura arrivo quindi ad una capienza totale di 3.500 posti, ma quando la Fossanese retrocedette nuovamente in Eccellenza le tribune amovibili vennero tolte.
La seconda volta in cui l'impianto venne ampliato fu proprio quando ospito la finale della Coppa Italia di Eccellenza nel 2010 tra Santhià e Lucento; anche in quella occasione si arrivo ad una capienza di 3.500 posti.
Nell'ottobre del 2015 il comune dà l'assenso al progetto per la posa di un nuovo manto in erba sintetica; i lavori partono a settembre 2016 e terminano nel luglio seguente. Il 31 agosto 2017 il nuovo tappeto erboso viene inaugurato con un'amichevole tra il Fossano e la Juventus primavera, terminata con il punteggio di 3-3.
Centro di allenamento
Le selezioni societarie svolgono le sedute di allenamento allo stadio Pochissimo e in altre strutture cittadine, quali il campo comunale Giancarlo Vallauri in terra battuta senza tribuna ma con alcune panchine in legno (86m x 46m), il campo Salice (96m x 56m) in erba sintetica e con una tribuna di circa 100 posti in cemento armato, il campo polisportivo Gianbattista Bongioanni, anch'esso in erba naturale (108m x 67m) e dotato di pista d'atletica (la sua capienza è peraltro superiore a quella dello stadio comunale) e il più piccolo campo privato del Coniolo (omologato per il calcio a 9, con misure 72m x 53m).
Tifoseria
La tifoseria fossanese coltiva rivalità con i collettivi al seguito di Saviglianese e Bra. La prima risale all'immediato secondo dopoguerra ed è puramente campanilistica, derivando dalla vicinanza geografica tra le due città. La seconda si è originata successivamente allorché le due società hanno gareggiato per obiettivi comuni.
Note
- ^ Come da partita IVA 01996500045, verificata su https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do?parameter=verificaPiva
- ^ CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 2004. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2016).
- ^ La Juventus e il Torino lavorano in sordina, Il Corriere dello Sport, 14 agosto 1945, pag.2
- ^ Duello in Quarta Serie tra Bodoira e Depetrini, Stampa Sera, 7 novembre 1953, pag.5
- ^ Con Cenisia-Casale oggi a Torino si alza il sipario sulla IV Serie, da «Stampa Sera», 25 settembre 1954, p. 4
- ^ Fossano: si decide entro domani, Stampa Sera, 9 agosto 1956, pag.5
- ^ Giovanni Bergese, U.S.Fossanese 80 anni di storia, Fossano, Tip. Mondino, 1999, p. 29.
- ^ PROMOZIONE - Una grossa sorpresa nel derby del Lago Maggiore: l'Arona cede in casa al Meina, Stampa Sera, 11 marzo 1974, pag.12
- ^ Fossanese decimata dalle squalifiche, La Stampa, 27 marzo 1981, pag.11
- ^ a b Nota della società Archiviato il 2 luglio 2013 in Internet Archive. Fossanocalcio.it
- ^ Gli 80 anni della Fossanese Tornei giovanili e Over 35, La Stampa, 13 maggio 1999, pag.47