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|Aggiornamento abitanti=31-10-2021
|Sottodivisioni=Bus, Centrale di San Silvestro, Giani, [[Masi d'Imer|Masi]], [[Pontet]], Villaggio Sass Maor<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/imer.pdf Comune di Imèr - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti=[[Canal San Bovo]], [[Mezzano (Italiacomune)|Mezzano]], [[Primiero San Martino di Castrozza]], [[Sovramonte]] (BL)
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 3436
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|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Imer (province of Trento, region Trentino-South Tyrol, Italy) 2023.pngsvg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Imer<br />nella provincia autonoma di Trento
}}
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==== I Solivi ====
[[File:Prati Solani.JPG|left|thumb|Prati in località Solàn, sopra Imèr]]
Il versante meridionale del monte Bedolé, nei territori comunali di [[Mezzano (Italiacomune)|Mezzano]] e di Imèr prende il nome di ''Solivi'', dal fatto che è rivolto al sole. Ai ''Solivi'' si contrappongono i ''Pusterni'', ovvero i versanti settentrionali dei monti Vederna e Tasé che per buona parte dell'anno in ombra.
 
I ''Solivi'' un tempo erano un enorme prato (ad eccezione delle valli molto impervie) con campi di varie colture e vari alberi da frutto ([[Mela|mele]], [[Abate Fétel|pere]], [[Prunus persica#Frutto|pesche]], [[Noce (frutto)|noci]], [[ciliegie]] ed [[albicocche]]) disposti in modo regolare a favore della vivacità del paesaggio. Col [[miracolo economico]] del [[secondo dopoguerra]] la vita contadina venne abbandonata e non essendoci più il bisogno di fieno per le [[Bos taurus|vacche]] i prati non vennero più falciati, col risultato che oggi buona parte dei Solivi, particolarmente la parte più alta, è ricoperta dal bosco.
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A picco sulla valle di Primiero, sul lato nord del pianoro, è situata una croce, la croce degli Alpini, dalla quale è possibile ammirare il un paesaggio dolomitico della valle di Primiero, i paesi situati lungo il torrente Cismon, il massiccio delle [[Pale di San Martino]], il [[Lagorai]], le [[Dolomiti]] della [[Val di Fassa]] e tutti i massicci posti a nord, nord est e nord ovest, fin dove lo sguardo si perde nel vuoto; la croce degli Alpini rappresenta uno dei luoghi più suggestivi e caratteristici dell'intera valle di Primiero. La croce, dotata di impianto di illuminazione, è ben visibile dal fondovalle nelle giornate festive e pre-festive e, assieme alla croce del Monte Padella, nel Comune di [[Transacqua]], anch'essa illuminata, costituisce ormai un elemento imprescindibile dell'ambiente primierotto.
[[File:Pavione.jpg|thumb|left|La piramide del Monte Pavione vista da [[Mezzano (Italiacomune)|Mezzano]]]]
La proprietà dell'[[alpe Vederna]], fino a qualche tempo fa, non era né del comune di Imèr né di singoli privati: nel [[1742]] 63 ''almeroi'' costituirono un [[consorzio]] che divise l'alpe in altrettante particelle, date in gestione a rotazione per dieci anni a ciascun socio e ai nuclei familiari che ne derivarono nel tempo. Oggi tale gestione è scomparsa, ma il consorzio sopravvive ed il numero di consorti o possibili consorti (i ''vesini dela Vederna'', ovvero i discendenti, purché maschi e figli a loro volta di consorti maschi, di coloro i quali aderirono al primo consorzio; nel caso in cui un consorte avesse in passato o abbia tuttora solo figlie femmine, perdeva e perde il diritto di trasmettere ai propri eredi la qualità di consorte) è di difficile quantificazione.
 
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L'origine del toponimo ''Imèr'' (erroneamente storpiato dai numerosi turisti e non valligiani in ''Ímer'') è incerta:
Secondo alcune fonti deriva proprio dalla sua posizione geografica: in latino ''imus'' indica il basso, cioè la posizione di Imèr, adagiato sul fondovalle della conca del [[Primiero]].<ref>[http://www.fullholidays.it/viaggi_vacanze/4/22/3344/comune_imer.aspx Fullholidays]</ref>
<br />Altri sostengono che il toponimo derivi da [[Imerio di Bosto|San Imero]], a cui i ''canòpi'' (dal [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Bergknappen'' ovvero minatoreminatori) erano molto devoti. A questo [[santo]] si crede che sia stata dedicata anche una [[chiesa (architettura)|chiesa]] oggi non più esistente.
 
== Storia ==
[[File:TN-Imer-1924-Primiero-m612.jpg|miniatura|Una cartolina del [[1924]] di Imèr]]
Imèr, storicamente unito a [[Canal San Bovo]], si rese indipendente nel [[1797]] e costituiva già dall'[[XI secolo]] uno dei quattro colmelli o regole del Primiero assieme a [[Tonadico]], [[Transacqua]] e [[Mezzano (Italiacomune)|Mezzano]] (nel [[Fascismo|ventennio fascista]]).
 
Il territorio del comune confina con la [[provincia di Belluno]] e lungo la [[Strada statale 50 del Grappa e del Passo Rolle]] e del [[Passo Rolle]], all'altezza della frazione di [[Pontet]], era situata, fino alla conclusione della [[Primaprima guerra mondiale]], la dogana fra l'[[impero austro-ungarico]] (di cui l'intero [[Trentino-Alto Adige]] faceva parte) e il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
Nell'inizio del novembre del [[1966]] il paese, come anche il resto della valle, venne travolto da un'alluvione che portò molti danni ed un morto nel paese stesso. È la stessa alluvione che a [[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|Firenze]] distrusse o danneggiò alcune preziose opere d'arte.
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=== Simboli ===
;Stemma
{{citazione|Stemma [[interzato in fascia]] d’azzurro, d’argento, di rosso, la fascia centrale caricata di una [[Lontra (araldica)|lontra]] passante al naturale”}}
{{citazione|[[Interzato in fascia]] d'azzurro, d'argento, di rosso, la fascia centrale caricata di una [[Lontra (araldica)|lontra]] passante al naturale. Corona: Civica di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttata di rosso, a sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale legate da un nastro rosso.}}
 
Lo stemma e il gonfalone di Imèr sono stati adottati con delibera del Consiglio comunale n. 45 del 28 luglio 1986 e approvati con D.G.P. n. 678 del 6 febbraio 1987<ref>''Approvazione stemma e gonfalone del Comune di Imer'', in ''Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige'' suppl. n. 1 al n. 20 del 05/05/1987, pp. 14-15.</ref>, per ovviare al fatto che i comuni di Mezzano e Imèr presentavano il medesimo emblema, concesso con il regio decreto del 16 gennaio 1930<ref>{{cita web|titolo= Mezzano Imer, decreto 1930-01-16 RD, concessione di stemma |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detailprintDetail.html?2045 |accesso= 23 dicembre 2021 |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref> a seguito della loro unificazione del 1929 e rimasto lo stesso per entrambi anche dopo la separazione del 1947. Nel nuovo stemma sono stati mantenuti alcuni elementi rispetto al precedente: la [[Partizione araldica|partizione]] in tre fasce e i loro smalti; le due lontre poste sulle fasce inferiori sono state sostituite da una sola lontra nel centro, simbolo di Primiero<ref>{{cita libro|autore= Antonio Ranchini |titolo= Succinto ragguaglio della Valle di Primiero nominata anticamente Castello della Pietra |anno= 1723 |citazione= La Comunità di Primiero s'ha eletto la lontra, ossia Lodra per sua propria e particolar arme ed insegna, e non senza mistero, per essere la Lontra un geroglifico, che dinota illibatezza e purità di persone, che dimorando con perversi, non restano macchiate dalla loro malvagità, a guisa di Lot ed Abramo, i quali benché dimorassero, il primo fra i Sodomiti e il secondo fra i Caldei, non ostante si conservarono innocenti; Onde i Bargagli osservando la Lontra, vestita di sottilissimo pelo ad uscire dall’Aquedall'Aque senza essere bagnata li diede il moto: Né pur bagnata. Con ragione però a lei s’assomiglia la Comunità di Primiero; che con tutte le varie mutazioni di dominio, e con tutto il miscuglio di tante barbare Nazioni, si conservò fra quelle lorde e contaminate genti, pura ed innocente.}} Citato in {{cita web|accesso= 23 dicembre 2021 |url= https://www.primiero.tn.it/media/files/Statuto-approvato-il-03.10.2016.pdf |titolo= Statuto della Comunità di Primiero}}</ref> fin dall'XI secolo.<ref>{{cita webtesto|url= https://www.comune.imer.tn.it/media/files/statuto/statuto-comunale.pdf |autore= Comune di Imer |titolo= Statuto comunale |capitoloposizione= Art. 1. Territorio, gonfalone, stemma }}</ref>
Lo stemma di Imèr è stato adottato con delibera del
; Gonfalone
Consiglio comunale n. 45 del 28 luglio 1986, per ovviare al fatto che i comuni di Mezzano e Imèr presentavano il medesimo emblema, concesso con il regio decreto del 16 gennaio 1930<ref>{{cita web|titolo= Mezzano Imer, decreto 1930-01-16 RD, concessione di stemma |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?2045 |accesso= 23 dicembre 2021 }}</ref> a seguito della loro unificazione del 1929 e rimasto lo stesso per entrambi anche dopo la separazione del 1947. Nel nuovo stemma sono stati mantenuti alcuni elementi rispetto al precedente: la [[Partizione araldica|partizione]] in tre fasce e i loro smalti; le due lontre poste sulle fasce inferiori sono state sostituite da una sola lontra nel centro, simbolo di Primiero<ref>{{cita libro|autore= Antonio Ranchini |titolo= Succinto ragguaglio della Valle di Primiero nominata anticamente Castello della Pietra |anno= 1723 |citazione= La Comunità di Primiero s'ha eletto la lontra, ossia Lodra per sua propria e particolar arme ed insegna, e non senza mistero, per essere la Lontra un geroglifico, che dinota illibatezza e purità di persone, che dimorando con perversi, non restano macchiate dalla loro malvagità, a guisa di Lot ed Abramo, i quali benché dimorassero, il primo fra i Sodomiti e il secondo fra i Caldei, non ostante si conservarono innocenti; Onde i Bargagli osservando la Lontra, vestita di sottilissimo pelo ad uscire dall’Aque senza essere bagnata li diede il moto: Né pur bagnata. Con ragione però a lei s’assomiglia la Comunità di Primiero; che con tutte le varie mutazioni di dominio, e con tutto il miscuglio di tante barbare Nazioni, si conservò fra quelle lorde e contaminate genti, pura ed innocente.}} Citato in {{cita web|accesso= 23 dicembre 2021 |url= https://www.primiero.tn.it/media/files/Statuto-approvato-il-03.10.2016.pdf |titolo= Statuto della Comunità di Primiero}}</ref> fin dall'XI secolo.<ref>{{cita web|url= https://www.comune.imer.tn.it/media/files/statuto/statuto-comunale.pdf |autore= Comune di Imer |titolo= Statuto comunale |capitolo= Art. 1. Territorio, gonfalone, stemma }}</ref>
{{Citazione|Drappo del rapporto di 1/2 rabescato e frangiato d'oro pendente da un bilico cui è unito da un cordone a nappa dello stesso, terminante a tre punte scalari, la maggiore a destra, caricato dallo stemma comunale munito dei suoi ornamenti, sovrastante la scritta in oro "Comune di Imer" disposta su tre righe.|D.G.P. 06/02/1987}}
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
{{Vedi anche|Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Imer)}}
Nel [[Medioevo]] Imèr apparteneva alla diocesi di [[Feltre]], infatti passò in [[Arcidiocesi di Trento|quella di Trento]] solo nel [[1786]]. Nel [[1798]] avvenne un'altra svolta importante sul piano religioso: Imèr diventò [[Curato|curazia]] indipendente da [[Mezzano (Italiacomune)|Mezzano]], cui era stata fino ad allora associata.
 
[[File:Chiesa Imèr.JPG|La chiesa dei santi Pietro e Paolo|thumb]]
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Come nella buona parte delle valli trentine anche in [[Primiero]] ed a Imèr i trasporti avvengono principalmente in automobile o con la copertura dell'azienda provinciale [[Trentino Trasporti]], che stabilisce delle regolari corse in [[corriera]] per raggiungere i luoghi più vicini oppure le cittadine un po' più lontane.
 
Alle ''Giàre'', nella parte bassa di Imèr, comincia anche la [[pista ciclabile]] che, passando per il comune di [[Mezzano (Italiacomune)|Mezzano]], giunge fino a [[Siror]] in località ''Nolesca''.
 
== Amministrazione ==
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== Bibliografia ==
* [[Floriano (nome)|Floriano]] Nicolao, ''Imèr, storia, arte, vita'', 1977.
 
== Altri progetti ==