Corpo eterico: differenze tra le versioni

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[[File:Sangreal.jpg|destra|miniatura|''Il Santo Graal'', illustrazione di [[Arthur Rackham]], 1917. L'arte [[Preraffaelliti|preraffaellita]] in questo periodo rappresentava spesso l'interesse contemporaneo per il "corpo spirituale", "aura" o "corpo di luce".]]
[[File:Sangreal.jpg|destra|miniatura|''Il Santo Graal'', illustrazione di [[Arthur Rackham]], 1917. L'arte [[Preraffaelliti|preraffaellita]] in questo periodo rifletteva spesso l'interesse dell'epoca per le tematiche attinenti al corpo spirituale, l'aura, il corpo di luce.]]
Il '''corpo eterico''', '''corpo etereo''', '''altro corpo''', nomi dati dalla neo-[[Teosofia]] a un '''corpo vitale''' o [[Corpo (esoterismo)|corpo sottile]], proposto nelle filosofie esoteriche come il primo o il più basso livello nel "campo energetico umano" o [[Aura (paranormale)|aura]].<ref>Brennan, Barbara, ''Hands of Light : A Guide to Healing Through the Human Energy Field ([http://www.kheper.net/topics/subtlebody/BAB-etheric.htm Etheric body])'', Bantam Books, 1987</ref> Si dice che sia in contatto immediato con il corpo fisico, per sostenerlo e collegarlo con corpi "più alti".
Il '''corpo eterico''', o '''corpo etereo''', '''vitale''', '''energetico''', sono nomi dati dal movimento [[Teosofia|teosofico]] di fine Ottocento ad un [[corpo sottile]] concepito in certe dottrine [[esoterismo|esoteriche]] come il primo e più basso livello nel campo energetico dell'uomo chiamato «[[Aura (paranormale)|aura]]», e facente parte della sua [[anatomia occulta]].<ref>Barbara Brennan,
''[http://www.kheper.net/topics/subtlebody/BAB-etheric.htm Etheric body] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050407151159/http://kheper.net/topics/subtlebody/BAB-etheric.htm |date=7 aprile 2005 }}'', in ''Hands of Light: a Guide to Healing Through the Human Energy Field'', pp. 49-50, Bantam Books, 1987.</ref>


La sua funzione sarebbe quella di organizzare e strutturare il [[corpo umano|corpo fisico]], impedendone la disgregazione dovuta alle forze del [[entropia|disordine]] insite nelle sue componenti inorganiche.<ref name=bellucci>{{cita web|url=https://www.riflessioni.it/antroposofia/corpo-eterico-vitale-mondo-vegetale.htm|titolo=Il corpo eterico o vitale|autore=Tiziano Bellucci|anno=2016}}</ref>
Il termine inglese "eterico" in questo contesto sembra derivare dagli scritti teosofici di [[Helena Blavatsky|Madame Blavatsky]], ma il suo uso è stato formalizzato da [[Charles Webster Leadbeater|C.W. Leadbeater]]<ref>Leadbeater, C. W., ''Man, Visible and Invisible'', 1902</ref> e [[Annie Besant]]<ref>Besant, Annie, ''Man and His Bodies'', 1911</ref> a causa dell'eliminazione della terminologia [[Induismo|indù]] dal sistema di sette piani e corpi. ([[Adyar School of Theosophy]]).


== Terminologia ==
Il termine acquisì una certa popolarità dopo la guerra del 1914-18, [[Walter John Kilner]] l'aveva adottato per uno strato di "atmosfera umana" che, come sosteneva in un libro popolare, poteva essere reso visibile ad occhio nudo attraverso certi esercizi.<ref>Kilner, Walter J., ''The Human Atmosphere, or the Aura Made Visible by the aid of Chemical Screens'', 1911, reprinted as "The Human Aura" by Citadel Press, NY, 1965, </ref>
L'aggettivo ''eterico'' rimanda all'elemento classico conosciuto nell'[[antica Grecia]] come «[[etere (elemento classico)|etere]]» (αἰϑήρ), mitologico ''medium'' sottile e incorruttibile respirato dagli [[Dèi greci|Dei]] dell'[[Olimpi|Olimpo]],<ref>Maria Papachristos, ''Muse, Ninfe, altri Dèi'', pp. 92-93, R.E.I., 2015.</ref> e oggetto di studio della fisica [[platonismo|platonica]] e [[aristotelismo|aristotelica]] che lo annoverava oltre gli altri [[quattro elementi|quattro]] già noti.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/quintessenza_%28Enciclopedia-Italiana%29/|titolo=Quintessenza|autore=[[Guido Calogero]]|editore=Enciclopedia Italiana|anno=1935}}</ref> Il concetto continuò ad essere utilizzato nelle teorie scientifiche vittoriane dell'Ottocento per spiegare la [[etere luminifero|propagazione della luce]], venendo assimilato a una sostanza chimica.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/etere/|titolo=Etere}}</ref>
[[File:Рисунок ауры здорового человека, по Ледбитеру.jpg|thumb|upright=0.9|L'etere luminoso di una persona sana, raffigurata da [[Charles Webster Leadbeater|C.W. Leadbeater]] ne ''[[L'uomo visibile e l'uomo invisibile]]'' (1902).]]
Il termine inglese ''etheric'' ricompare negli scritti teosofici di [[Madame Blavatsky]], ma il suo uso è stato formalizzato dai suoi seguaci [[Charles Webster Leadbeater]]<ref>[[Charles Webster Leadbeater]], ''Man Visible and Invisible'' (1902), trad. it. ''[[L'uomo visibile e l'uomo invisibile|L'uomo visibile e l'uomo invisibile. Come un charoveggente vede l'anima dell'uomo]]'', Trieste, Sirio, 1959.</ref> e [[Annie Besant]].<ref>[[Annie Besant]], ''Man and His Bodies'' (1911), trad. it. ''L'uomo e i suoi corpi'', Edizioni Teosofiche Italiane, 1991.</ref>


Anche secondo i [[teosofia|teosofi]], il corpo eterico si forma nel momento dell'[[incarnazione]] a partire da una dimensione da essi chiamata [[piano eterico]], superiore a quella fisica: per costoro si tratta di una materia estremamente rarefatta,<ref name=leadbeater/> analoga al concetto di «[[spirito (filosofia)|spirito]]», che anticamente era sinonimo di «respiro» (''[[pneuma]]''). Nel caso della dottrina teosofica l'etere è stato definito in riferimento al [[induismo|sistema metafisico dell'India]], accostandolo al termine ''[[prana]]'', appunto «respiro» o «soffio vitale»,<ref name=bellucci/> che costituirebbe uno degli involucri sottili (''[[kosha]]'') dello spirito umano nell'ambito del pensiero [[Vedānta|vedantico]].<ref>Il termine acquisì una certa popolarità dopo la guerra del 1914-18: [[Walter John Kilner]] l'aveva adottato per uno strato di "atmosfera umana" che, come sosteneva in un libro popolare, poteva essere reso visibile ad occhio nudo attraverso certi esercizi (Kilner, Walter J., ''The Human Atmosphere, or the Aura Made Visible by the aid of Chemical Screens'', 1911, reprinted as "The Human Aura" by Citadel Press, NY, 1965).</ref> Il ''prana'' in particolare sarebbe quel tipo di energia funzionale al nutrimento della dimensione [[psiche|psichica]].<ref name="De Tata" />
L'elemento classico [[etere]] della fisica platonica e aristotelica continuò ad essere presente nelle proposte scientifiche vittoriane come un [[Etere luminifero|etere luminifero]] simile alla sostanza chimica. Secondo i Teosofi e [[Alice Bailey]] il corpo eterico abita un [[Etere (elemento classico)|piano eterico]] che corrisponde ai quattro sottopiani superiori del [[Piano fisico|piano fisico]]. Il riferimento previsto è quindi ad una materia estremamente rarefatta, analoga in uso alla parola "spirito" (in origine "respiro"). Selezionandolo come termine per un concetto chiaramente definito in un sistema metafisico derivato dall'India, i Teosofi lo hanno allineato con idee come [[Kosha|prana-maya-kosha]] (guaina fatta di [[prana]], respiro sottile o forza vitale) del pensiero [[Vedānta|Vedantico]].


Altri [[spiritismo|spiritisti]] chiamano il corpo eterico anche ''[[perispirito]]'',<ref name="De Tata">Emilio De Tata, ''Numerologia medicale. Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione'', pp. 31-35, Mediterranee, 2006.</ref> intendendolo come l'organo mediatore tra le percezioni dei [[organi di senso|sensi]] e la [[mente]] spirituale dell'uomo, oppure '''''doppio eterico''''', essendo in fondo un duplicato del corpo fisico, il quale ne risulta modellato.<ref name="De Tata" /> Su di esso sarebbero situati i [[chakra]].<ref name="De Tata" />
Nell'uso popolare è spesso confuso con il relativo concetto del [[Corpo astrale|corpo astrale]] come per esempio nel termine [[Esperienza extracorporea|proiezione astrale]] - i primi teosofi l'avevano chiamato il "doppio astrale". Altri preferiscono parlare di "astrale inferiore e superiore".

Nella tradizione [[cristianesimo|cristiana]] occidentale il corpo eterico potrebbe essere riferito al termine [[greco antico|greco]] ''soma'' utilizzato da [[Paolo di Tarso]] per designare la parte vitale e incorruttibile del corpo umano, mentre con ''sarx'' egli ne indicava l'aspetto propriamente materiale e mortale.<ref name=bellucci/>
Nel sistema della [[Cabala ebraica]] è spesso correlato al ''[[nephesh]]'',<ref name=bellucci/> e tra le [[sephirot]] dell'[[albero della vita (Cabala)|albero della vita]] allo [[Yesod]].<ref>Samael Aun Weor, ''The Initiatic Path in the Arcana of Tarot and Kabbalah'' (1978), Thelema Press, 2007.</ref>


== Aspetti ==
== Aspetti ==
[[Rudolf Steiner]], inizialmente seguace della teosofia e successivamente fondatore dell'[[antroposofia]], proponendosi di indagare l'[[evoluzione umana]] e quella [[cosmogonia|cosmica]] col piglio rigoroso di una «scienza spirituale», descriveva spesso il corpo eterico (in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Ätherleib'') come l'involucro contenente le forze [[forma (filosofia)|formative]] dell'organismo umano,<ref name=steiner>[[Rudolf Steiner]], ''Die Geheimwissenschaft im Umriss'' (1909), trad. it. ''[[La scienza occulta]]'', § 3, Bari, Laterza, 1932.</ref> sostenendo che ad una persona dotata di [[chiaroveggenza]] esso appare del colore [[fiore di pesco]].<ref name=bellucci/>
[[Corpo (esoterismo)|Linga sarira]] è un termine [[sanscrito]] per il doppio invisibile del corpo umano, il corpo eterico o doppio eterico (o [[Corpo astrale|corpo astrale]] in alcuni concetti teosofici). È uno dei sette principi dell'essere umano, secondo la filosofia teosofica.


Chiamandolo anche «corpo vitale», Steiner lo considera essenzialmente quel veicolo che conferisce [[vitalità]] all'organismo, e a cui riconosce, pur con molti distinguo, una certa parentela col concetto di [[forza vitale]] di cui parlavano gli scienziati nella prima metà del [[XIX secolo]]. La separazione del corpo eterico dal fisico è ciò che di fatto, sul piano visibile, determina la [[morte]], dovuta alla disgregazione operata dalle leggi puramente [[meccanicismo|meccaniche]], prive di ordine, della [[minerali]]tà.
[[Rudolf Steiner]], il fondatore dell'[[Antroposofia]], si riferiva spesso al corpo eterico (''Ätherleib'' o "Corpo vitale") in associazione con le forze formative eteriche e l'[[Evoluzione umana|evoluzione dell'uomo]] e del cosmo.<ref>Steiner, Rudolf, ''Occult science&nbsp;– An Outline''. Trans. George and Mary Adams. London: Rudolf Steiner Press, 1909, 1969</ref> Secondo lui, può essere percepito da una persona dotata di [[chiaroveggenza]] come di "colore dei fiori di pesco".
L'insorgenza di una [[malattia]] è ugualmente determinata da una mancata protezione del corpo eterico, nel quale risiedono le forze naturali del risanamento e dell'autoguarigione,<ref name=bellucci/> denominate anticamente da [[Ippocrate]] ''[[vis medicatrix naturae]]''.<ref>Aa.Vv., ''Rivista di storia delle scienze mediche e naturali'', pag. 432, Stab. arti grafiche S. Bernardino, 1936.</ref>


Il corpo eterico è inoltre ciò che accomuna l'uomo alle [[piante]], le quali vivono come in uno stato permanente di [[sonno]]. Come l'elemento fisico è proprio dei minerali, associati da Steiner alla [[terra (elemento)|terra]], così il corpo eterico caratterizza propriamente i vegetali, governati dall'archetipo dell'[[acqua (elemento)|acqua]]. L'uomo godrebbe della piena e traboccante vitalità delle piante, veicolata dal [[Sole (astrologia)|Sole]], se non fosse dotato di un [[corpo astrale]] che lo richiama ogni volta allo stato di veglia ridestandolo dall'incoscienza del sonno. La necessità di addormentarsi ogni sera è dovuta per Steiner al fatto che il corpo astrale consuma di giorno il corpo fisico dell'uomo, causando in lui la predisposizione alle malattie, sicché di notte esso si separa dal corpo eterico, permettendo a quest'ultimo, rimasto unito al corpo fisico nel letto, di ristorarlo e ripristinarne le [[forma (filosofia)|forme]].<ref name=steiner/>
Steiner considerava la realtà eterica o il principio di vita abbastanza distinti dalla realtà materiale fisica, essendo intermedia tra il mondo fisico e il mondo astrale o dell'anima. Il corpo eterico può essere caratterizzato come la forza vitale presente anche nel regno vegetale. Mantiene la forma fisica del corpo fino alla morte. In quel momento, si separa dal corpo fisico e il fisico ritorna alla naturale disintegrazione.
[[File:Outline-body-aura.svg|thumb|upright=0.7|left|Raffigurazione del modo in cui il corpo eterico avvolge quello fisico seguendone i lineamenti.]]
Tale alternanza fra giorno e notte, o fra veglia e sonno, riflette la separazione dall'organismo planetario [[Terra|terrestre]], avvenuta in epoche remotissime, della [[Luna (astrologia)|Luna]] a seguito di quella del Sole, per rendere possibile i fenomeni della [[coscienza]]. Nel corpo eterico Steiner vedeva inoltre veicolate non solo le correnti della [[vita]], ma anche insediarsi l'archivio delle [[memoria|memorie]] personali dell'individuo. Come il corpo fisico occupa uno [[spazio (fisica)|spazio]], in maniera statica, all'opposto il corpo eterico andrebbe pensato nel [[tempo]], come un flusso in perenne movimento.<ref name=bellucci/>
Lavorando sul corpo eterico ricevendo ad esempio impulsi dall'[[arte]] e dalla [[religione]], l'[[Io (filosofia)|Io]] ne può modificare una parte, il cui sviluppo è chiamato da Steiner ''[[buddhi]]'' o spirito vitale.<ref>{{Cita libro|autore=Rudolf Steiner|titolo=Il Vangelo di Giovanni|anno=2014|editore=Editrice antroposofica|p=31|ISBN=978-88-7787-427-6}} Attraverso questo lavoro sul corpo eterico da parte dell'Io, si arriva infatti a modificare il proprio [[temperamento (psicologia)|temperamento]] e le peculiarità più profonde del [[carattere (psicologia)|carattere]].</ref>


Secondo gli scritti [[Rosacroce|rosacrociani]] di [[Max Heindel]],<ref>Heindel, Max, ''The Rosicrucian Mysteries (Chapter IV, [http://www.rosicrucian.com/rms/rmseng02.htm#Chapter_IV The Constitution of Man: Vital Body - Desire Body - Mind])'', 1911, {{ISBN|0-911274-86-3}}</ref> il corpo eterico, composto da quattro eteri, è chiamato il "Corpo vitale" poiché l'etere è la via d'ingresso per la forza vitale del Sole e il campo degli enti in natura che promuovono attività vitali come l'assimilazione, la crescita e la propagazione. È una controparte esatta del nostro corpo fisico, molecola per molecola e organo per organo, ma è della polarità opposta. È leggermente più grande, estendendosi di circa un pollice e mezzo oltre la periferia del corpo fisico.
Anche secondo gli scritti [[Rosacroce|rosacrociani]] di [[Max Heindel]],<ref name=heindel>{{en}}[[Max Heindel]], ''The Rosicrucian Mysteries'', § 4, ''[http://www.rosicrucian.com/rms/rmseng02.htm#Chapter_IV The Constitution of Man: Vital Body, Desire Body, Mind]'', 1911 ISBN 0-911274-86-3.</ref> il corpo eterico è una controparte esatta del nostro corpo fisico, molecola per molecola e organo per organo, ma della polarità opposta. È leggermente più grande, estendendosi di circa un pollice e mezzo oltre la periferia del corpo fisico. Essendo la via d'ingresso per la forza del Sole, ed il campo in cui operano degli elementali della natura che promuovono attività come l'assimilazione, la crescita e la propagazione, è perciò chiamato «vitale».<ref name=heindel/>


Al corpo eterico apparterrebbe così anche la capacità [[riproduzione|riproduttiva]] e specificamente [[sessualità|sessuale]], mentre i [[desiderio (filosofia)|desideri]] legati a quest'ambito sarebbero piuttosto emanazione del corpo astrale. Un'altra differenza speculare rispetto al corpo fisico è che nei [[maschio|maschi]] il corpo eterico sarebbe femminile, mentre nelle [[donna|donne]], dove il fenomeno è rovesciato, sarebbe maschile.<ref>[[Rudolf Steiner]], ''La saggezza dei Rosacroce'', trad. it. di Iberto Bavastro, pag. 127, Opera Omnia n. 99, Milano, Editrice Antroposofica, 2013 ISBN 978-88-7787-422-1.</ref>
Samael Aun Weor insegna che il corpo vitale è la parte tetra-dimensionale del corpo fisico e il fondamento della vita organica.<ref>Samael Aun Weor, ''The Pistis Sophia Unveiled'', Thelema Press, (1983) 2005</ref><ref>Samael Aun Weor, "[http://www.gnosticteachings.org/content/view/230/99/ Death] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070509180046/http://www.gnosticteachings.org/content/view/230/99/|date=2007-05-09}}", ''The Book of the Dead'', 1966</ref> Egli afferma che nella seconda Iniziazione del Fuoco, che si raggiunge lavorando con la [[Magia sessuale|magia sessuale]] con un coniuge, la [[Kundalini]] si innalza nel corpo vitale. Quindi l'iniziato impara come separare i due eteri superiori dagli altri in modo che possano servire da veicolo per uscire dal [[Corpo (fisica)|corpo fisico]].<ref>Samael Aun Weor, ''The Three Mountains'', Thelema Press, (1972) 2003</ref>


Uno degli effetti sperimentabili del corpo eterico è la sensazione di formicolio che a volte si prova quando un arto rimanga [[parestesia|intorpidito]] per una mancata irrorazione di sangue a seguito di una posizione scorretta, sensazione dovuta a un parziale distacco tra i corpi eterico e fisico.<ref>{{cita web|url=https://anthroposconoscitestesso.org/veglia-sonno-e-morte-mondo-celeste/|titolo=Veglia, sonno e morte}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.rosacroceoggi.org/crescere/luceanima12let.htm#IL%20DOPPIO%20ETERICO%20O%20CORPO%20VITALE|titolo=Il doppio eterico o corpo vitale|accesso=27 novembre 2019|dataarchivio=22 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090522161350/http://www.rosacroceoggi.org/crescere/luceanima12let.htm#IL%20DOPPIO%20ETERICO%20O%20CORPO%20VITALE|urlmorto=sì}}</ref> La medesima sensazione, secondo [[Yogananda]], si proverebbe in punto di [[morte]] quando questi due corpi, che nel corso della vita restano sempre pressoché uniti, si separano, allorché la paralisi del fisico, abbandonato dall'eterico, si estende fino al cuore e ai polmoni, generando una sorta di soffocamento accompagnato da un immenso terrore.<ref>[[Paramahansa Yogananda]], ''Come creare il proprio destino'', § 4, ''[https://books.google.it/books?id=2us6BAAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=morte&f=false Cosa succede al momento della morte]'', Ananda, 2011.</ref>
Sull'[[Albero della vita (Cabala)|albero della vita]] della [[Cabala ebraica|Kabbalah]], il corpo vitale è spesso correlato alla [[Sephirot|Sephirah]] [[Yesod]].<ref>Samael Aun Weor, ''The Initiatic Path in the Arcana of Tarot and Kabbalah'', Thelema Press, (1978) 2007</ref>


== Testimonianze ==
== Esseri che possiedono solo corpi eterici ==
[[File:Deva - Table Mountain Africa.jpg|thumb|upright=0.9|Una delle illustrazioni dal ''Regno degli Dei'' (1952), che raffigura il ''[[Deva]]'' di [[Table Mountain]] in Sudafrica secondo le indicazioni di [[Geoffrey Hodson|Hodson]].]]
Negli insegnamenti di [[Teosofia]], i [[Deva]] sono considerati come viventi nelle atmosfere dei pianeti del [[Sistema solare|sistema solare]] (''Angeli Planetari'') o all'interno del Sole (''Angeli Solari'') (presumibilmente altri sistemi planetari e le stelle hanno i loro angeli) e aiutano a guidare l'operazione dei processi della natura come il processo di evoluzione e la crescita delle piante; la loro apparizione è considerata come delle fiamme colorate delle dimensioni di un essere umano. Si ritiene che i teosofi possano osservare i deva quando viene attivato il [[Occhio parietale|terzo occhio]]. Alcuni (ma non la maggior parte) dei deva sono originariamente incarnati come [[Homo sapiens|esseri umani]].<ref>Hodson, Geoffrey, ''Kingdom of the Gods'' {{ISBN|0-7661-8134-0}}&nbsp;&#x2013; Has color pictures of what Devas supposedly look like when observed by the [[Terzo occhio (esoterismo)|third eye]]&nbsp;&#x2013; their appearance is reputedly like colored flames about the size of a human being. [https://web.archive.org/web/20040820064159/http://www.geocities.com/athens/Olympus/3987/devas2.html Paintings of some of the devas claimed to have been seen by Hodson from his book "Kingdom of the Gods":]</ref>
L'osservazione del corpo eterico può avvenire secondo gli insegnamenti [[teosofia|teosofici]] quando si riesca ad attivare il cosiddetto «[[Terzo occhio (esoterismo)|terzo occhio]]», che consentirebbe la visione anche degli esseri conosciuti nell'esoterismo come [[Deva]], i quali guiderebbero l'evoluzione e la crescita delle piante vivendo nelle atmosfere dei pianeti o del Sole.<ref name=tompkins>[[Peter Tompkins]], ''La vita segreta della natura'', § 12, trad. it. di M.L. Forenza, Roma, Mediterranee, 2009.</ref> [[Geoffrey Hodson]] in particolare, guidato dalla propria [[chiaroveggenza]], ha fatto raffigurare l'aura eterica di questi esseri, il cui aspetto illustrato risulta simile ad enormi fiamme colorate.<ref>[[Geoffrey Hodson]], illustrazioni raffigurate sul suo libro ''Kingdom of the Gods'' (1952), trad. it. ''Il regno degli Dei'', Torino, Bresci, 1984.</ref>


I [[Deva]] e gli [[angelo|Angeli]] (''Logoi''), secondo la teosofia, possiedono vari corpi aurici, molto elevati, che a differenza dell'essere umano giungono fino al [[piano eterico]],<ref name=leadbeater>[[Charles Webster Leadbeater|C.W. Leadbeater]] e [[Annie Besant|A. Besant]], ''[[Chimica occulta]]'' (1919), trad. it. di M.L. Kirby, Torino, Edizioni Gnosi, 1921, p. 10.</ref> non avendo essi un corpo fisico. Per questo non sono consapevoli della materia fisica, al posto della quale percepiscono una sorta di buco vuoto.<ref name=tompkins/>
I teosofi credono che gli [[Elementale|spiriti della natura]], gli elementali ([[Gnomo|gnomi]], [[Ondina (mitologia)|ondine]], [[Silfide (mitologia)|silfidi]] e [[Salamandra (mitologia)|salamandre]]) e le [[Fata|fate]] possano essere osservati quando il terzo occhio è attivato.<ref>[https://web.archive.org/web/20021121131124/http://geocities.com/athens/Olympus/3987/devas4.html Eskild Tjalve’s paintings of devas, nature spirits, elementals and fairies:]</ref> I teosofi sostengono che questi esseri meno sviluppati evolutivamente non siano mai stati incarnati in precedenza come esseri umani e sono considerati come su una linea separata di evoluzione spirituale chiamata "evoluzione del deva"; alla fine, mentre le loro anime avanzano si [[Reincarnazione|reincarnano]] e si ritiene che si incarneranno come deva.<ref>Powell, A.E. ''The Solar System'' London:1930 The Theosophical Publishing House (A Complete Outline of the Theosophical Scheme of Evolution) See "Lifewave" chart (refer to index)</ref>


Immersi nella dimensione eterica si vedrebbero vivere anche gli elementali o [[spiriti della natura]],<ref>{{cita web|url=https://www.rosacroceoggi.org/pagine.esotertiche/spiriti.forze.natura.htm#GLI_ETERI_E_LE_LEGGI_DELLA_NATURA_|titolo=Gli eteri e le leggi della natura|autore=Max Heindel|accesso=27 novembre 2019|dataarchivio=24 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180824214114/http://www.rosacroceoggi.org/pagine.esotertiche/spiriti.forze.natura.htm#GLI_ETERI_E_LE_LEGGI_DELLA_NATURA_|urlmorto=sì}}</ref> conosciuti come [[Gnomo|gnomi]], [[Ondina (mitologia)|ondine]], [[Silfide (mitologia)|silfidi]], [[Salamandra (mitologia)|salamandre]] e [[Fata|fate]],<ref>{{cita web|url=http://geocities.com/athens/Olympus/3987/devas4.html|titolo=Illustrazioni dei deva, spiriti della natura, elementali e fate|autore=Eskild Tjalve|lingua=en|accesso=26 febbraio 2019|dataarchivio=21 novembre 2002|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021121131124/http://geocities.com/athens/Olympus/3987/devas4.html|urlmorto=sì}}</ref> qualora il terzo occhio sia attivato.<ref name="A">[[Arthur Edward Powell]], ''The Solar System'' (1930), trad. it. ''Il sistema solare'', Alaya, 1996.</ref>
I teosofi hanno affermato che tutti gli esseri sopra menzionati possiedono corpi eterici (ma non corpi fisici) composti di [[Piano eterico|materia eterica]], un tipo di materia più fine e più pura composta da particelle più piccole della materia ordinaria del piano fisico.<ref>Powell, A.E. ''The Solar System'' London:1930 The Theosophical Publishing House (A Complete Outline of the Theosophical Scheme of Evolution) See "Lifewave" chart (refer to index)</ref> (Vedi il libro [[Chimica occulta]] di [[Charles Webster Leadbeater|C.W. Leadbeater]])


==Note==
== Voci correlate ==
<references/>


==Bibliografia==
*[[Arthur E. Powell]], ''[http://scuoladellafratellanza.altervista.org/wp-content/uploads/2018/06/Arthur-Powell-Il-doppio-eterico.pdf Il doppio eterico]'', Macro Edizioni, 2015.
*[[Charles Webster Leadbeater]], ''[[L'uomo visibile e l'uomo invisibile]]. Come un charoveggente vede l'anima dell'uomo'', Trieste, Sirio, 1959.
*[[Annie Besant]], ''L'uomo e i suoi corpi'' (1911), Edizioni Teosofiche Italiane, 1991.
*[[Rudolf Steiner]], ''[[Teosofia (saggio)|Teosofia]]'' (1904), Milano, Editrice Antroposofica, 2011.
*Rudolf Steiner, ''[https://web.archive.org/web/20151010103245/http://www.esolibri.it/testi/steiner%20ita/Rudolf%20Steiner%20-%20La%20Scienza%20Occulta.pdf La scienza occulta]'' (1910), Bari, Laterza, 1932.

== Voci correlate ==
{{colonne}}
* [[Anatomia occulta]]
* [[Aura (paranormale)|Aura]]
* [[Corpo astrale]]
* [[Corpo astrale]]
* [[Corpo sottile]]
* [[Cosmologia religiosa]]
* [[Cosmologia religiosa]]
{{colonne spezza}}
* [[Guarigione esoterica]]
* [[Proiezione eterica]]
* [[Etere (filosofia)|Etere]]
* [[Forza Odica]], [[Prana]], [[Ki (filosofia)|Qi]]
* [[Forma (filosofia)]]
* [[Forza Odica]]
* [[Corpo (esoterismo)|Corpo sottile]],
* [[Piano eterico]]

* [[Prana]]
== Note ==
* [[Ki (filosofia)|Qi]]
<references group=""></references>
{{colonne fine}}


== Bibliografia ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}


== Collegamenti esterni ==
* Kambhampati, Parvathi Kumar. ''The Etheric Body'' (First ed.). Visakhapatnam: Dhanishta.
* {{Cita web|url=https://www.riflessioni.it/antroposofia/corpo-eterico-vitale-mondo-vegetale.htm|titolo=Il corpo eterico o vitale (il mondo vegetale) {{!}} Riflessioni sull'Antroposofia. La Scienza dello Spirito di Tiziano Bellucci|sito=Riflessioni.it|lingua=it|accesso=2019-02-26}}
* Powell, Arthur E. ''The Etheric Double''
{{portale|filosofia|religioni}}
* Wilde, Stuart. ''The Sixth Sense: Including the secrets of the etheric subtle body''. [[Hay House]] Inc.
[[Categoria:Antroposofia]]
[[Categoria:Antroposofia]]
[[Categoria:Pagine con traduzioni non revisionate]]
[[Categoria:Anatomia occulta]]
[[Categoria:Teosofia]]

Versione attuale delle 01:19, 1 dic 2023

Il Santo Graal, illustrazione di Arthur Rackham, 1917. L'arte preraffaellita in questo periodo rifletteva spesso l'interesse dell'epoca per le tematiche attinenti al corpo spirituale, l'aura, il corpo di luce.

Il corpo eterico, o corpo etereo, vitale, energetico, sono nomi dati dal movimento teosofico di fine Ottocento ad un corpo sottile concepito in certe dottrine esoteriche come il primo e più basso livello nel campo energetico dell'uomo chiamato «aura», e facente parte della sua anatomia occulta.[1]

La sua funzione sarebbe quella di organizzare e strutturare il corpo fisico, impedendone la disgregazione dovuta alle forze del disordine insite nelle sue componenti inorganiche.[2]

L'aggettivo eterico rimanda all'elemento classico conosciuto nell'antica Grecia come «etere» (αἰϑήρ), mitologico medium sottile e incorruttibile respirato dagli Dei dell'Olimpo,[3] e oggetto di studio della fisica platonica e aristotelica che lo annoverava oltre gli altri quattro già noti.[4] Il concetto continuò ad essere utilizzato nelle teorie scientifiche vittoriane dell'Ottocento per spiegare la propagazione della luce, venendo assimilato a una sostanza chimica.[5]

L'etere luminoso di una persona sana, raffigurata da C.W. Leadbeater ne L'uomo visibile e l'uomo invisibile (1902).

Il termine inglese etheric ricompare negli scritti teosofici di Madame Blavatsky, ma il suo uso è stato formalizzato dai suoi seguaci Charles Webster Leadbeater[6] e Annie Besant.[7]

Anche secondo i teosofi, il corpo eterico si forma nel momento dell'incarnazione a partire da una dimensione da essi chiamata piano eterico, superiore a quella fisica: per costoro si tratta di una materia estremamente rarefatta,[8] analoga al concetto di «spirito», che anticamente era sinonimo di «respiro» (pneuma). Nel caso della dottrina teosofica l'etere è stato definito in riferimento al sistema metafisico dell'India, accostandolo al termine prana, appunto «respiro» o «soffio vitale»,[2] che costituirebbe uno degli involucri sottili (kosha) dello spirito umano nell'ambito del pensiero vedantico.[9] Il prana in particolare sarebbe quel tipo di energia funzionale al nutrimento della dimensione psichica.[10]

Altri spiritisti chiamano il corpo eterico anche perispirito,[10] intendendolo come l'organo mediatore tra le percezioni dei sensi e la mente spirituale dell'uomo, oppure doppio eterico, essendo in fondo un duplicato del corpo fisico, il quale ne risulta modellato.[10] Su di esso sarebbero situati i chakra.[10]

Nella tradizione cristiana occidentale il corpo eterico potrebbe essere riferito al termine greco soma utilizzato da Paolo di Tarso per designare la parte vitale e incorruttibile del corpo umano, mentre con sarx egli ne indicava l'aspetto propriamente materiale e mortale.[2] Nel sistema della Cabala ebraica è spesso correlato al nephesh,[2] e tra le sephirot dell'albero della vita allo Yesod.[11]

Rudolf Steiner, inizialmente seguace della teosofia e successivamente fondatore dell'antroposofia, proponendosi di indagare l'evoluzione umana e quella cosmica col piglio rigoroso di una «scienza spirituale», descriveva spesso il corpo eterico (in tedesco Ätherleib) come l'involucro contenente le forze formative dell'organismo umano,[12] sostenendo che ad una persona dotata di chiaroveggenza esso appare del colore fiore di pesco.[2]

Chiamandolo anche «corpo vitale», Steiner lo considera essenzialmente quel veicolo che conferisce vitalità all'organismo, e a cui riconosce, pur con molti distinguo, una certa parentela col concetto di forza vitale di cui parlavano gli scienziati nella prima metà del XIX secolo. La separazione del corpo eterico dal fisico è ciò che di fatto, sul piano visibile, determina la morte, dovuta alla disgregazione operata dalle leggi puramente meccaniche, prive di ordine, della mineralità. L'insorgenza di una malattia è ugualmente determinata da una mancata protezione del corpo eterico, nel quale risiedono le forze naturali del risanamento e dell'autoguarigione,[2] denominate anticamente da Ippocrate vis medicatrix naturae.[13]

Il corpo eterico è inoltre ciò che accomuna l'uomo alle piante, le quali vivono come in uno stato permanente di sonno. Come l'elemento fisico è proprio dei minerali, associati da Steiner alla terra, così il corpo eterico caratterizza propriamente i vegetali, governati dall'archetipo dell'acqua. L'uomo godrebbe della piena e traboccante vitalità delle piante, veicolata dal Sole, se non fosse dotato di un corpo astrale che lo richiama ogni volta allo stato di veglia ridestandolo dall'incoscienza del sonno. La necessità di addormentarsi ogni sera è dovuta per Steiner al fatto che il corpo astrale consuma di giorno il corpo fisico dell'uomo, causando in lui la predisposizione alle malattie, sicché di notte esso si separa dal corpo eterico, permettendo a quest'ultimo, rimasto unito al corpo fisico nel letto, di ristorarlo e ripristinarne le forme.[12]

Raffigurazione del modo in cui il corpo eterico avvolge quello fisico seguendone i lineamenti.

Tale alternanza fra giorno e notte, o fra veglia e sonno, riflette la separazione dall'organismo planetario terrestre, avvenuta in epoche remotissime, della Luna a seguito di quella del Sole, per rendere possibile i fenomeni della coscienza. Nel corpo eterico Steiner vedeva inoltre veicolate non solo le correnti della vita, ma anche insediarsi l'archivio delle memorie personali dell'individuo. Come il corpo fisico occupa uno spazio, in maniera statica, all'opposto il corpo eterico andrebbe pensato nel tempo, come un flusso in perenne movimento.[2] Lavorando sul corpo eterico ricevendo ad esempio impulsi dall'arte e dalla religione, l'Io ne può modificare una parte, il cui sviluppo è chiamato da Steiner buddhi o spirito vitale.[14]

Anche secondo gli scritti rosacrociani di Max Heindel,[15] il corpo eterico è una controparte esatta del nostro corpo fisico, molecola per molecola e organo per organo, ma della polarità opposta. È leggermente più grande, estendendosi di circa un pollice e mezzo oltre la periferia del corpo fisico. Essendo la via d'ingresso per la forza del Sole, ed il campo in cui operano degli elementali della natura che promuovono attività come l'assimilazione, la crescita e la propagazione, è perciò chiamato «vitale».[15]

Al corpo eterico apparterrebbe così anche la capacità riproduttiva e specificamente sessuale, mentre i desideri legati a quest'ambito sarebbero piuttosto emanazione del corpo astrale. Un'altra differenza speculare rispetto al corpo fisico è che nei maschi il corpo eterico sarebbe femminile, mentre nelle donne, dove il fenomeno è rovesciato, sarebbe maschile.[16]

Uno degli effetti sperimentabili del corpo eterico è la sensazione di formicolio che a volte si prova quando un arto rimanga intorpidito per una mancata irrorazione di sangue a seguito di una posizione scorretta, sensazione dovuta a un parziale distacco tra i corpi eterico e fisico.[17][18] La medesima sensazione, secondo Yogananda, si proverebbe in punto di morte quando questi due corpi, che nel corso della vita restano sempre pressoché uniti, si separano, allorché la paralisi del fisico, abbandonato dall'eterico, si estende fino al cuore e ai polmoni, generando una sorta di soffocamento accompagnato da un immenso terrore.[19]

Testimonianze

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Una delle illustrazioni dal Regno degli Dei (1952), che raffigura il Deva di Table Mountain in Sudafrica secondo le indicazioni di Hodson.

L'osservazione del corpo eterico può avvenire secondo gli insegnamenti teosofici quando si riesca ad attivare il cosiddetto «terzo occhio», che consentirebbe la visione anche degli esseri conosciuti nell'esoterismo come Deva, i quali guiderebbero l'evoluzione e la crescita delle piante vivendo nelle atmosfere dei pianeti o del Sole.[20] Geoffrey Hodson in particolare, guidato dalla propria chiaroveggenza, ha fatto raffigurare l'aura eterica di questi esseri, il cui aspetto illustrato risulta simile ad enormi fiamme colorate.[21]

I Deva e gli Angeli (Logoi), secondo la teosofia, possiedono vari corpi aurici, molto elevati, che a differenza dell'essere umano giungono fino al piano eterico,[8] non avendo essi un corpo fisico. Per questo non sono consapevoli della materia fisica, al posto della quale percepiscono una sorta di buco vuoto.[20]

Immersi nella dimensione eterica si vedrebbero vivere anche gli elementali o spiriti della natura,[22] conosciuti come gnomi, ondine, silfidi, salamandre e fate,[23] qualora il terzo occhio sia attivato.[24]

  1. ^ Barbara Brennan, Etheric body Archiviato il 7 aprile 2005 in Internet Archive., in Hands of Light: a Guide to Healing Through the Human Energy Field, pp. 49-50, Bantam Books, 1987.
  2. ^ a b c d e f g Tiziano Bellucci, Il corpo eterico o vitale, su riflessioni.it, 2016.
  3. ^ Maria Papachristos, Muse, Ninfe, altri Dèi, pp. 92-93, R.E.I., 2015.
  4. ^ Guido Calogero, Quintessenza, su treccani.it, Enciclopedia Italiana, 1935.
  5. ^ Etere, su treccani.it.
  6. ^ Charles Webster Leadbeater, Man Visible and Invisible (1902), trad. it. L'uomo visibile e l'uomo invisibile. Come un charoveggente vede l'anima dell'uomo, Trieste, Sirio, 1959.
  7. ^ Annie Besant, Man and His Bodies (1911), trad. it. L'uomo e i suoi corpi, Edizioni Teosofiche Italiane, 1991.
  8. ^ a b C.W. Leadbeater e A. Besant, Chimica occulta (1919), trad. it. di M.L. Kirby, Torino, Edizioni Gnosi, 1921, p. 10.
  9. ^ Il termine acquisì una certa popolarità dopo la guerra del 1914-18: Walter John Kilner l'aveva adottato per uno strato di "atmosfera umana" che, come sosteneva in un libro popolare, poteva essere reso visibile ad occhio nudo attraverso certi esercizi (Kilner, Walter J., The Human Atmosphere, or the Aura Made Visible by the aid of Chemical Screens, 1911, reprinted as "The Human Aura" by Citadel Press, NY, 1965).
  10. ^ a b c d Emilio De Tata, Numerologia medicale. Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione, pp. 31-35, Mediterranee, 2006.
  11. ^ Samael Aun Weor, The Initiatic Path in the Arcana of Tarot and Kabbalah (1978), Thelema Press, 2007.
  12. ^ a b Rudolf Steiner, Die Geheimwissenschaft im Umriss (1909), trad. it. La scienza occulta, § 3, Bari, Laterza, 1932.
  13. ^ Aa.Vv., Rivista di storia delle scienze mediche e naturali, pag. 432, Stab. arti grafiche S. Bernardino, 1936.
  14. ^ Rudolf Steiner, Il Vangelo di Giovanni, Editrice antroposofica, 2014, p. 31, ISBN 978-88-7787-427-6. Attraverso questo lavoro sul corpo eterico da parte dell'Io, si arriva infatti a modificare il proprio temperamento e le peculiarità più profonde del carattere.
  15. ^ a b (EN) Max Heindel, The Rosicrucian Mysteries, § 4, The Constitution of Man: Vital Body, Desire Body, Mind, 1911 ISBN 0-911274-86-3.
  16. ^ Rudolf Steiner, La saggezza dei Rosacroce, trad. it. di Iberto Bavastro, pag. 127, Opera Omnia n. 99, Milano, Editrice Antroposofica, 2013 ISBN 978-88-7787-422-1.
  17. ^ Veglia, sonno e morte, su anthroposconoscitestesso.org.
  18. ^ Il doppio eterico o corpo vitale, su rosacroceoggi.org. URL consultato il 27 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2009).
  19. ^ Paramahansa Yogananda, Come creare il proprio destino, § 4, Cosa succede al momento della morte, Ananda, 2011.
  20. ^ a b Peter Tompkins, La vita segreta della natura, § 12, trad. it. di M.L. Forenza, Roma, Mediterranee, 2009.
  21. ^ Geoffrey Hodson, illustrazioni raffigurate sul suo libro Kingdom of the Gods (1952), trad. it. Il regno degli Dei, Torino, Bresci, 1984.
  22. ^ Max Heindel, Gli eteri e le leggi della natura, su rosacroceoggi.org. URL consultato il 27 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2018).
  23. ^ (EN) Eskild Tjalve, Illustrazioni dei deva, spiriti della natura, elementali e fate, su geocities.com. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2002).
  24. ^ Arthur Edward Powell, The Solar System (1930), trad. it. Il sistema solare, Alaya, 1996.

Voci correlate

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