Modifica di Associazione Calcio Ponte San Pietro
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L''''Associazione Calcio Ponte San Pietro''' è una [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na con sede nel [[Comune (Italia)|comune]] di [[Ponte San Pietro]], in [[provincia di Bergamo]]. |
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Fondata nel [[1910]], milita nel [[campionato italiano di calcio]] di [[Serie D]]. |
Fondata nel [[1910]], milita nel [[campionato italiano di calcio]] di [[Serie D]]. |
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Nei primi anni d'esistenza il club partecipa a tornei provinciali gestiti dall'[[U.L.I.C.]], frequentati esclusivamente da ragazzi che non hanno compiuto 21 anni. Non essendoci in palio né particolari trofei, né tantomeno promozioni, a fine campionato i vertici sociali offrivano una "bicchierata" a tutto il gruppo alla trattoria del paese. La Prima Categoria era destinata alle squadre più smaliziate, mentre in Seconda Categoria venivano inserite le squadre appena nate, ma tutte avevano gli stessi limiti di età: dai 14 anni compiuti ai 20 non compiuti all'inizio del campionato. Non esistevano promozioni tra la Seconda e la Prima Categoria, né tra la Prima Categoria U.L.I.C. e la [[Terza Divisione (Italia)|Terza Divisione]] della [[F.I.G.C.]], perché il calcio giovanile era a sé stante e i ragazzi, dopo aver compiuto i 20 anni, dovevano partire per la [[leva militare]] obbligatoria. |
Nei primi anni d'esistenza il club partecipa a tornei provinciali gestiti dall'[[U.L.I.C.]], frequentati esclusivamente da ragazzi che non hanno compiuto 21 anni. Non essendoci in palio né particolari trofei, né tantomeno promozioni, a fine campionato i vertici sociali offrivano una "bicchierata" a tutto il gruppo alla trattoria del paese. La Prima Categoria era destinata alle squadre più smaliziate, mentre in Seconda Categoria venivano inserite le squadre appena nate, ma tutte avevano gli stessi limiti di età: dai 14 anni compiuti ai 20 non compiuti all'inizio del campionato. Non esistevano promozioni tra la Seconda e la Prima Categoria, né tra la Prima Categoria U.L.I.C. e la [[Terza Divisione (Italia)|Terza Divisione]] della [[F.I.G.C.]], perché il calcio giovanile era a sé stante e i ragazzi, dopo aver compiuto i 20 anni, dovevano partire per la [[leva militare]] obbligatoria. |
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La Vita Nova ebbe vita breve, dopo pochi anni dalla ricostituzione, fece in tempo a disputare due campionati provinciali, quindi scomparve. Stessa identica fine toccò al ''Gruppo Sportivo Fascista'' e ai ''Giovani Calciatori'', tutti di Ponte San Pietro, così come Nino Filippini Fantoni scrisse sul primo numero di ''Bergamo Sportiva'', pubblicato a Bergamo nel gennaio [[1927]] (in Biblioteca Maj in Città Alta a Bergamo). Questi (in seguito caporedattore sportivo del giornale [[Fascismo|fascista]] ''Voce'', e poi dell |
La Vita Nova ebbe vita breve, dopo pochi anni dalla ricostituzione, fece in tempo a disputare due campionati provinciali, quindi scomparve. Stessa identica fine toccò al ''Gruppo Sportivo Fascista'' e ai ''Giovani Calciatori'', tutti di Ponte San Pietro, così come Nino Filippini Fantoni scrisse sul primo numero di ''Bergamo Sportiva'', pubblicato a Bergamo nel gennaio [[1927]] (in Biblioteca Maj in Città Alta a Bergamo). Questi (in seguito caporedattore sportivo del giornale [[Fascismo|fascista]] ''Voce'', e poi dell<nowiki>'</nowiki>''Eco di Bergamo'') scrisse: |
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{{Citazione|".. il non lieto epilogo con cui si chiuse la vita delle predette squadre non depone a sfavore della capacità di coloro che le dirigevano, ma piuttosto indica che l'ambiente era ammalato. Ammalato di una cronica apatia per cui le belle imprese dovevansi solo giudicare dalle tenui sfumature dell'alba, posto che al timido chiarore del primo mattino seguivano immediatamente le cupe ombre del tramonto. |
{{Citazione|".. il non lieto epilogo con cui si chiuse la vita delle predette squadre non depone a sfavore della capacità di coloro che le dirigevano, ma piuttosto indica che l'ambiente era ammalato. Ammalato di una cronica apatia per cui le belle imprese dovevansi solo giudicare dalle tenui sfumature dell'alba, posto che al timido chiarore del primo mattino seguivano immediatamente le cupe ombre del tramonto. |